Un sorso di chinotto

Tic tic tic. La matita mina numero uno ti accompagna scendere le scale. Un fiore giallo a farti ciao con lo stelo e la corolla.

Non pensarci. Salta.

Per cena cicorie dolci condite con olio.

Non ci sono abbastanza luoghi per nascondere la mani. Penserai, poi ridendo.

A sapere che sarebbe stata l’ultima volta, mi sarei voltata a rubarti un istante. Nessun residuo da lavare con il tergicristalli.

2 pensieri su “Un sorso di chinotto

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