L’oggetto che da più tempo risiede nella mia borsa è un ombrello tascabile. Non lo lascio a casa mai, neanche quando a Roma, d’estate, l’afa è un macigno che schiaccia il petto. A spaventarmi non è la pioggia in sé, ma l’effetto che ha quando si poggia sui miei capelli. Esalta la loro natura crespa nel peggior modo possibile. Vedermi in disordine mi dà ansia. Mi rende insofferente.
Segue, per anzianità, un portamonete tondo di stoffa decorata con motivi floreali. Me l’ha comprato mia madre ad agosto del 2019, durante la festa patronale della mia città. Fuggivo da tutto quello che era comandato, dalle feste coatte, e dall’esaltazione gratuita della propria terra. Oggi invece provo a sopportare tutto questo con un pizzico di ironia e clemenza, quando è il pretesto per condividere tempo, sorrisi e vita con mia madre.
Infine la mia patente, conservata in una busta plastificata sotto un tappeto di fogli, separata dal borsellino. L’avevo rinnovata anni fa, ma per staccarla dalla lettera con cui mi era stata inviata, ed usarla, c’è voluto il lockdown. Rimettermi al volante mi è costato. Letteralmente, tra guide ed uso della Enjoy, e non solo. Le mie coronarie sono state messe duramente alla prova, ma oggi mi chiedo: “perché non l’ho fatto prima?”.
Al contrario: ” come mai lo hai fatto oggi?” 😘
perchè continuare a usare metropolitana e autobus vanificherebbe la vita al limite del monacale che ormai faccio per evitare rischi concreti a me, ed alle persone care con cui sono a stretto contatto. sperando che sto training mi torni utile un giorno, se riusciremo a metterci il Covid alle spalle, e potremo tornare a goderci la musica dal vivo. se penso a tutti i soldi che ho regalato ai tassisti romani (anche a causa delle monete false che mi hanno a più riprese rifilato)…!
Le monete false maledette, ne ho scovata una anche alla macchinetta per fare benzina!
le nuove frontiere del professionismo truffaldino. altro che la banda degli onesti di Totò…